BICOCCA LAB

Magazine del Laboratorio di Comunicazione Giornalistica di Milano Bicocca. Dir. Res. Marco Mozzoni. Reg. Trib. Milano n.130 del 11/04/2017

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Built not bought, intervista ad Arianna Bonardi

Arianna non scherza. Fin da piccola tiene i piedi ben saldi a terra “Sono una persona molto concreta e quindi probabilmente fin da piccola non avevo dei grossi sogni. Il mio obbiettivo era solo quello di crescere cercando di fare il giusto passo, prendendomi il giusto tempo per le cose e raggiungere i miei obbiettivi”. La famiglia, soprattutto il padre, che ha perso in età preadolescenziale, le ha insegnato dei valori molto profondi e a ottenere da soli tutto quello che si vuole: “pain and gain, sia nella palestra che nella vita”.

E’ una personal trainer “lavoro molto on-line, questo implica che la mia giornata viene suddivisa tra il mio allenamento, la mia preparazione alle gare, e i protocolli da consegnare ai miei clienti durante la giornata”. Ha deciso di fare la personal trainer dopo 5 anni che ha lavorato in uffici stampa di moda di lusso “mi ero stufata di non ricevere mai gratitudine dalle persone per cui lavoravo e ho sempre desiderato essere indipendente cercando di dare del mio meglio. Poi mi sono resa conto che la cosa che volevo realmente fare era far star bene le persone a livello fisico e mentale attraverso un approccio sportivo e alimentare salutista”.

Il 7 e il 28 maggio gareggerà in una competizione di Body fitness nella Federazione WABBA e per questo si allena due volte al giorno e la sera cerca di riposare il più possibile. Oltre a questo e ai suoi clienti sta creando il suo sito internet dove si potranno acquistare dei pacchetti di allenamento personalizzati.  Arianna è soddisfatta della sua vita “non penso cambierei proprio nulla della mia vita perché, nonostante abbia fatto diversi ‘passaggi’” – arriva da un’università di scienze linguistiche internazionali, da un master in comunicazione e giornalismo di moda e da un lavoro in uffici stampa di moda di lusso fino a diventare una personal trainer – “quindi un percorso molto variegato, ma non cambierei proprio niente perché ogni lavoro che ho fatto mi ha dato le giuste competenze e le giuste conoscenze e mi ha arricchito a livello umano per la persona che sono adesso. Non ho nessun rimpianto. Probabilmente avrei cominciato un po’ prima ad allenarmi in palestra facendo body-building invece che iniziare a giugno del 2016. Questo però comunque è stato un grandissimo passo nella mia vita e sono soddisfatta così.  Sono pienamente felice in quanto la gratificazione maggiore di tutto quello che faccio mi viene data dai miei clienti ogni singolo giorno, questa per me è la vittoria più grande perché era proprio quello a cui ambivo”.

Arianna è molto legata alla mamma e si ispira molto a lei “essendo stata una donna molto forte nella sua vita, avendo cresciuto due figli da sola, molto indipendente e mi ha fatto capire quali sono i principi e i valori della vita così come nello sport”. Per quanto riguarda invece la sua carriera professionale si ispira molto alle fitness model famose australiane o americane.

Lei è solo all’inizio ma aspira ad essere  la versione migliore di se stessa ogni giorno.

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