Iena per un giorno: intervista a chi è del mestiere
Antonio è un giovane ragazzo di 25 anni, molti pensano di lui che “ce l’ha fatta” perché lavora in televisione ma in realtà si racconta come un semplice ragazzo che ha realizzato il suo sogno: la fotografia e il videomaking.
Dopo il diploma di informatica e telecomunicazione studia linguaggi video presso la Scuola di arti grafiche Mohole di Milano, esplorando la sperimentazione tecnica all’interno del cinema, cioè come il processo creativo viene creato e costruito, e lavora fin da subito come cameraman presso service freelance RAI, imparando così ad attuare i meccanismi del “piccolo schermo”. Approfondisce l’analisi tecnica, la composizione dello spazio scenico e varie strategie narrative tramite sceneggiature proprie, sviluppando l’occhio registico, gestendo attori e dirigendo la fotografia direttamente sul set.
Arriva a Mediaset nel 2014 prima come montatore e poi come autore per il programma “Le Iene”, occupandosi principalmente dell’organizzazione degli scherzi; tra i suoi servizi più famosi “Paura e delirio ad Amsterdam” con Angelo Duro e Giucas Casella, ma anche “Cicciolina e il presidente Obama”. Quando gli chiedono cosa fa nella vita lui risponde goliardicamente “faccio le gags”, sembra un gioco ma è tutta realtà perché questo è un lavoro da prendere sul serio ci dice Antonio, senza orari né riposi, occupandosi di notizie 24 h su 24, 7 giorni su 7 infatti rimane poco tempo per la vita privata, ma qualche sacrificio è giustamente ripagato perché le soddisfazioni sono molte, come l’essere scelto da MIFF Awards (Milano International Film Festival) come videomaker per trailer 2016.
Dietro il magico mondo della TV ce ne sono tanti come lui, ci spiega il giovane videomaker, mentre tutti pensano che lavorare in televisione renda famosi, sempre sotto i riflettori, in realtà gran parte del lavoro è svolto dalle cosiddette maestranze: addetti luce, addetti studio, registi, nessuno li vede ma contribuiscono alla realizzazione del prodotto. Intanto, con i proventi del suo lavoro Antonio gira il mondo con la sua compagna: Seoul, Tokyo, Miami, forse Bangkok tra le prossime mete… perché in fondo la chiave del successo è una: fare della propria vita ciò che si desidera.





