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Magazine del Laboratorio di Comunicazione Giornalistica di Milano Bicocca. Dir. Res. Marco Mozzoni. Reg. Trib. Milano n.130 del 11/04/2017

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Sbadigliare è davvero contagioso?

I ricercatori Kapitàni, dell’University of Queensland, e Rasmus Nielsen filosofo danese, hanno studiato come lo sbadiglio, finora studiato solo su scimmie e altri animali come valore adattivo, sia contagioso anche a livello umano. I due studiosi hanno dimostrato come, a seconda della prossimità e della salienza dello stimolo, in questo caso lo sbadiglio, corrisponda una risposta proporzionale. L’effetto infatti sembrerebbe aumentare in occasione di uno stimolo adiacente o di uno stimolo particolarmente importante nel contesto.

Oltre il 90% dei partecipanti dimostra e conferma che lo sbadiglio sia contagioso. I due autori hanno diviso i partecipanti in due gruppi: il primo in cui i partecipanti erano bendati, il secondo in cui invece i partecipanti vedevano gli altri individui. Entrambi i gruppi erano a conoscenza di essere ripresi, ma non erano a conoscenza dell’argomento di studio: il contagio dello sbadiglio. Indossavano delle cuffie con una sinfonia di Chopin della durata di 25 minuti. Alla fine veniva chiesto un giudizio personale dei brani ascoltati. I risultati evidenziano che le persone che si guardavano l’uno l’altro durante l’esperimento producevano molti più sbadigli rispetto a chi non poteva osservare (“partecipante cieco”) e che gli sbadigli sono contagiosi solo dai 4 ai 5 minuti dopo lo sbadiglio osservato e che non sono contagiosi nella visione popolarmente conosciuta.

Fonte: https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs40750-017-0059-y

 

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