Totò: da principe a “dottore” della risata
Il 15 aprile saranno 50 anni dalla scomparsa di Totò (1898-1967) e Renzo Arbore, suo grande ammiratore, ha proposto che gli venga conferita una laurea alla memoria. Ebbene Antonio de Curtis, definito “non un attore, ma un miracolo” da Alberto Sordi sta per diventare dottore in Discipline della Musica e dello Spettacolo. La notizia fa scalpore e impazza su varie testate ma in modi diversi: dall’approvazione composta di quelle nazionali all’orgoglio partenopeo dei giornali locali. Corriere della Sera e Repubblica raccontano la commozione e i pensieri di Arbore riguardo l’iniziativa, informando il lettore che la celebrazione si terrà il 5 Aprile presso l’Aula Magna dell’Università di Napoli Federico II, rettore e prorettore presenti. Ma scovando e leggendo qualche piccolo giornale del Sud , e in particolare di Napoli, diventa tutto più interessante e la laurea ad honorem di Totò assume molte sfumature.
Resto al Sud, che si autodefinisce “laboratorio culturale digitale dedicato alla questione meridionale”, prende una posizione precisa in merito alla questione scagliandosi contro le polemiche sorte in merito alla proposta di Arbore. Polemiche a cui risponde così: “Resto Al Sud si schiera assolutamente in favore della proposta – giustamente accolta – di Renzo Arbore”. Aggiunge poi: “merita di essere non solo ricordato ma anche esaltato per come ha contribuito a sollevare l’umore degli italiani nel periodo difficilissimo del dopoguerra”. L’indignazione quindi, è ciò che attraversa il cuore di Resto al Sud, che ritiene che non sia accettabile creare una polemica contro un iniziativa così nobile che omaggerà non solo attore, “ma anche cantautore e poeta”. Anche su Napoli Today notiamo (difficile non farlo) un certo risentimento, ma la ragione è diversa. Sembrerebbe infatti che alla fine degli anni ’90 sia stata avanzata la proposta di inaugurare un museo dedicato al “principe della risata” nel “Rione Sanità”, in cui Totò è nato e che ha sempre avuto a cuore. Proposta che, tuttavia, sembra sia rimasta inascoltata per tutto questo tempo. Per questo Napoli Today si oppone con un titolo che parla da sé: “Una laurea a Totò, ma mi faccia il piacere!” L’idea è che per onorare Totò il gesto migliore che si possa fare è dedicargli un museo ad hoc e non di certo un “110 e lode” post mortem, oltre al fatto che “se tale onorificenza fosse stata conferita al grande artista quando era in vita, egli l’avrebbe rifiutata”. Insomma, le opinioni circa questa laurea sembrano discordare, ma quello che è certo è che ben presto lo “scugnizzo” del Rione Sanità si ritroverà con una corona d’alloro sulla testa.