Nuova bufera nella Genova calcistica
La 30/ma giornata di Serie A si è contraddistinta per molti esiti inattesi, in particolar modo per quanto riguarda la lotta in zona retrocessione, ormai sempre più in bilico e destinata a dare il verdetto definitivo probabilmente nelle ultime battute del campionato.
Senza dubbio, però, il risultato di Genoa – Atalanta è stato quello che più di tutti ha suscitato stupore tra gli addetti ai lavori: sonoro 5-0 inferto dalla squadra bergamasca, che ha annichilito i padroni di casa imponendo gioco e mentalità sul campo. Ennesima sconfitta in questo 2017 per la compagine Genoana, che nonostante tutto riesce a mantenersi tranquilla sfruttando l’exploit della prima parte del campionato, colmato col 3-1 sulla Juventus.
Se da un lato la dirigenza si mostra serena e relativamente soddisfatta nel complesso della stagione, l’umiliante 5-0 casalingo subito Domenica ha fatto definitivamente precipitare le relazioni tra tifoseria e il patron Enrico Preziosi.
Contestazioni durissime da parte della Gradinata Nord, iniziate sin dal pre-partita, e proseguite con determinazione e decisione nel corso del match: inutile dire che il susseguirsi delle reti subite ha gettato ancora più benzina sul fuoco, portando l’intero stadio Marassi ad una vera e propria rivolta nei confronti del proprio presidente. La Gazzetta racconta di tutta la curva che sul 0-3 volta le spalle al campo. Il fischio finale del match è stato soltanto l’inizio di un post-partita estremamente teso, in cui Enrico Preziosi, ai microfoni del Secolo XIX, ha confermato di non essere più intenzionato a proseguire nel suo ruolo: “Vogliono che non ci sia io? Allora verrà qualcun’altro. E se verrà qualcuno, buona fortuna.”
Una decisione che stavolta sembra irrevocabile, a maggior ragione a seguito delle dichiarazioni dirette ed esplicite nei riguardi della tifoseria rossoblù: “Quegli ultrà vanno cancellati dalla storia. Sono i genoani che devono portare rispetto al sottoscritto, io merito rispetto, loro no.Io non sono un “figlio di…”, casomai lo sono loro, non io. Sono pronto ad affrontarli in qualsiasi momento, non mi fanno paura.”
Dopo i famosi eventi di Genoa – Siena, sempre nell’Aprile del 2012, la tifoseria del club più antico d’Italia torna a far parlare di sé, e il presentimento è che la situazione non tenderà a calmarsi sino al termine della stagione in corso.





