Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l’ha

A bruciapelo ho interrogato alcune persone: “Che cosa si vive a fare?” Marco (23 anni, studente della Bicocca), seduto sul porta biciclette con le cuffiette mi dice che si vive per la famiglia, per amicizie vere, da costruire. Per lui non dobbiamo essere troppo legati al lavoro ma passare più tempo con i nostri cari. Silvio (62, bidello evoluto) e Daniela (55, impiegata ad alta professionalità), seduti a un tavolo, sembravano divertiti. S.: “Ostrega, ma proprio questa domanda di prima mattina devi farmi?”D. ride “Se dobbiamo essere positivi e ottimisti ti direi per realizzare i nostri sogni e renderci parte di una comunità, collaborare. Se invece dobbiamo essere negativi e pessimisti ti direi: chi l’ha detto che la vita abbia un senso? Ma la vita è bella comunque”. S. è d’accordo ma pensa che l’uomo, a volte, la renda pessima. Decido di chiamare Annarita (46, Operatrice Socio Sanitaria) che esordisce con “L’amore. Vivere per gli altri e non per se stessi. Vita come fede e amore, è una cosa che non vedi ma che senti.” Maria Angela, (48, infermiera) vive per dare amore, procreare e per le sue figlie. Faccio le scale e trovo Enzo (41, impiegato), Giorgio (33, informatico). Busso, pongo la domanda ed E. mi risponde subito: “Non credo di essere in grado di rispondere. I filosofi ci mettono migliaia di anni…”. G. ci pensa su parecchio e dopo qualche battuta nerd citando Douglas Adams e la Guida galattica per gli autostoppisti, mi dice: “Mannaggia… E’ forse un dovere dell’essere umano? Per imporre la nostra natura?”. Arriva Marco (55, dipendente pubblico) ed E. gli suggerisce nell’orecchio “Dille che è perché hai paura della morte.” ma M. non ha paura della morte, anzi… E’ l’unico dato certo per lui: “Ho 55 anni e non mi sono mai posto questa domanda. Credo per soddisfare il nostro ego, piccolo o grande che sia.” E. decide di dirmi altro: “Vivo questa vita per vivere meglio nell’aldilà…” ma M. non è d’accordo: “Secondo il cattolicesimo se pecchi campi un casino, perché devi avere il tempo per redimerti.” Io continuo a scrivere ed E. dice “Guarda che quella sta scrivendo tutto quello che diciamo…” e G. cerca di smorzare i toni: “Ci scomunicano qua adesso…”, M. infine conclude con “Papa Francesco non è un papa che scomunica. Ci vorrebbero più papi come lui.” Forse, come dice Vasco “Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l’ha… Sai che cosa penso, che se non ha un senso  domani arriverà, domani arriverà lo stesso. Senti che bel vento, non basta mai il tempo, domani è un altro giorno arriverà…”

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