Luca, classe ’94, studente di Scienze Motorie all’Università Cattolica di Milano, appassionato di mountain bike e ambasciatore italiano per la Btwin.

Ho iniziato ad andare in bici quando ero molto piccolo seguendo i miei genitori, poi mi sono reso conto che era quello il mio posto nel mondo e non ho più smesso.” È così che inizia il suo racconto. I suoi genitori l’hanno sempre spinto a fare sport, di qualunque tipo, fino a che lui non si è innamorato della bici, prima da strada e poi mountain bike con cui andare sullo sterrato tra le montagne. Ha iniziato ad allenarsi sempre di più, fino a fare la sua prima gara a 15 anni e ad entrare per la prima volta in una squadra a 16. Da quel momento ha continuato a lottare durante ogni stagione, cercando di raggiungere il suo sogno più grande.

Fin da bambino, ho sempre sognato di vincere il Giro d’Italia su strada e i Mondiali. Un giorno mi sono reso conto che probabilmente non ce l’avrei mai fatta e sono stato molto male, ma questo non mi ha scoraggiato. Purtroppo non tutti i sogni si realizzano, ma non bisogna mai smettere di inseguirli. Non bisogna mai abbandonare ciò che ci rende felici.”.

Recentemente ha anche subito una brutta caduta durante una gara a Monteriggioni, seguita da una corsa in ambulanza fino in ospedale e condita con tanta paura di dover concludere prematuramente la stagione. “In un attimo mi sono ricordato di quando l’anno scorso mi hanno investito mentre mi allenavo e di quanto è stato lento il mio recupero: volevo tornare a correre ma non potevo farlo, mi mancava immensamente e non volevo rivivere di nuovo quei momenti. Questa volta sono stato fortunato, solo qualche escoriazione e livido che la domenica successiva, a Lecco, mi ricordavano di stare attento alle discese.

Ride, si sente che ama quello che fa e non smetterebbe nemmeno con braccia e gambe ingessate. Oggi Luca continua a inseguire i suoi sogni: studia per diventare un giorno un allenatore, lavora alla Decathlon part-time ed è stato nominato ambasciatore del marchio Btwin per Decathlon Italia, continua a gareggiare quasi tutte le settimane e non si arrende davanti a nulla. Il mio augurio per lui è di non perdere mai questo amore che lo contraddistingue e che colora la sua vita, preferibilmente di rosa, come la maglia del Campione Italiano.

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One thought on “La regola è solo una: non arrendersi mai”

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